06 Feb PNL: Canali preferenziali per ogni persona
In questo articolo vedremo quali sono i canali comunicativi preferenziali della PNL in ognuno di noi, a partire da quelli visivi, passando da quelli uditivi e terminando da quelli cenestetici. Approfondiamo insieme!
I tre canali preferenziali per la PNL
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La PNL (Programmazione Neurolinguistica) classifica i tre canali prioritari attraverso i quali ciascuno di noi comunica e apprende:
- Visivo
- Auditivo
- Cinestetico
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Ognuno di noi dà la priorità all’utilizzo di uno di questi canali rispetto agli altri due. Il canale preferito, quello che usiamo più spesso, si chiama canale di accesso.
I canali di accesso si riferiscono al modo in cui interpretiamo il linguaggio dell’interlocutore.
Il canale di riferimento per il visivo sono le immagini.
Il canale di riferimento per l’audutivo sono i suoni, le parole, i rumori.
ll canale di riferimento del cenestetico sono le sensazioni, il gusto e l’olfatto.
Ciò significa che qualcuno con un canale di accesso visivo preferenziale utilizzerà i seguenti termini: riconoscere, concentrarsi su, accendere, immaginare, mostrare, colorato, visualizzare.
Le persone con un canale uditivo preferenziale usano i seguenti termini: ascoltare, dire, spiegare, chiamare e discutere.
Le persone con una preferenza per il canale cenestesico usano i seguenti termini: toccare, sentire, rilassarsi, teso, pressione, concretezza, percepire.
Come si esprimono i tre canali comunicativi nella PNL?
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Per farti un esempio pratico, trasformiamo la stessa frase secondo tre diversi canali:
- Vedo il tuo punto di vista (visivo)
- Sono sintonizzato perfettamente (auditivo)
- Sento di essere d’accordo con te (cinestesico)
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Perché ti parliamo proprio della PNL e dei canali di accesso?
Perché non c’è apprendimento se non ci sintonizziamo sul canale di accesso del nostro interlocutore.
Quali sono gli elementi fondamentali per comprendere lo stile espressivo dell’interlocutore?
Ad esempio, lo sguardo: di tanto in tanto possiamo avvicinarci a un visivo guardando di tanto in tanto verso l’alto; a un auditivo rivolgendo la vista ai lati del suo volto; a un cinestesico, infine, guardando in basso per far capire che ci stiamo affidando alle nostre emozioni.
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